27 maggio 2011 - ore 17.30 - Liceo Classico "Archita" - Taranto

Venerdì 27 maggio 2011, alle ore 17.30, nella Sala Paisiello del Liceo Classico "Archita" di Taranto, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori del II Agòn Tarantinos / Certamen Tarentinum.
Il prof. Giovanni Cipriani terrà una lezione su "Tradurre Virgilio".
Ci sarà anche un intermezzo musicale.
Oggi, 23 maggio 2011, alle ore 17.00,  Adolfo Mele ed io parleremo delle tragedie che andremo a vedere al Teatro Greco di Siracusa nei giorni 17 e 18 giugno 2011.
Le tragedie sono: Andromaca, di Euripide, di cui parlerò io, e Filottete di Sofocle, di cui parlerà Adolfo.

Venerdì 27 maggio 2011, alle ore 17.30, nella Sala Paisiello del Liceo Archita ci sarà la cerimonia di premiazione del 2° Agòn Tarantinos / Certamen Tarentinum. La relazione sarà tenuta dal prof. Gianni Cipriani, Univ. di Foggia, su "Tradurre Virgilio".
E' morta una cara amica, Anna Maria; per trentun anni ci siamo frequentate, sentite, per telefono, di persona, ora più ora meno, condividendo parole, incontri, idee ... ora che non c'è più, sento che mi mancherà; sapere che non la dimenticherò mai, perché una persona come lei non si può dimenticare, non potrà sostituire  la sostanza concreta, reale di un rapporto in cui il solo guardarsi negli occhi era pieno di significato e di senso. Il suo più grande pregio era quello di saper ascoltare gli altri, vivendone nella sua interiorità i problemi; il rigore morale profondamente sentito e vissuto, che la distingueva da chi lo esercitava solo a parole, la portava ad essere esigente con se stessa, ma non con gli altri; ammetteva le debolezze altrui, anche gli errori, purché commessi in buona fede; detestava chi era "volgare" nell'anima, meschino, inutilmente cattivo, "calcolatore" nelle amicizie, ingrato, ipocrita ... per lei la coerenza tra pensiero e azione era un abito mentale. Una malattia crudele e inesorabile l'ha portata via ai suoi affetti in meno di due anni; molti  non hanno capito (come è facile non capire le cose che ci addolorano!) che il male l'avrebbe sopraffatta in così poco tempo e magari ora si dolgono di  averle fatto poche visite in questo periodo ... ma la vita non sempre ci mostra la strada giusta da seguire, né ci fa intuire cosa accadrà domani ... credo che la cosa più importante sia  averle voluto bene, averle fatto sentire il nostro affetto, ogni volta che la incontravamo, averle augurato che guarisse, che non soffrisse più, che tornasse ad essere autonoma, libera, piena di voglia di vivere, com'era stata prima di quel terribile giorno di luglio del 2009, quando il dolore più grande di tutti per lei, la morte dell'adorata nipote Gabriella, a soli 47 anni, l'aveva abbattuta e a poco a poco distrutta nell'anima. La sua vita forse si era fermata proprio in quel momento; niente era più stato come prima di quel giorno; forse, se vivere è, per dirla con Marziale, bene valere, la mia amica aveva cominciato a morire già allora.  Ciao, Anna Maria, chissà quante volte penserò di chiamarti per chiederti qualche consiglio o la tua opinione su qualcosa, o, magari, per chiederti di uscire con me, di andare al cinema insieme, o al mare ...sarà triste dover realizzare che tutto ciò ormai non sarà più possibile.